- dire cose di sinistra
- fare cose di sinistra
- essere di sinistra
La violenza non si esprime solo con i fatti. La violenza peggiore è quella verbale. Come siamo arrivati a questo punto? Come si fa ad accettare che non sia più possibile contestare e dissentire, esprimere le proprie opinioni, dire quello che si pensa?
Abbiamo una grande responsabilità in ciò che sta accadendo, abbiamo messo la testa sotto terra e finto che tutto fosse a posto. Abbiamo accettato, senza porci troppe domande, che odio e violenza entrassero nella nostra società, fossero parte della nostra vita.
La parte migliore di noi rifiuta che le cose vadano in questa direzione. La nostra coscienza ha bisogno di respirare aria pura e i nostri figli hanno bisogno che facciamo qualcosa.
Resistere vuol dire non piegarsi a chi vorrebbe costringerci a pensare come loro. Resistere vuol dire esprimere il proprio pensiero e le proprie idee. Resistere vuol dire difendere la democrazia dove ognuno può, senza prevaricare nessuno, pensare, vivere e agire in libertà.
Voglio difendere il mio diritto di dire: "buonista un cazzo"! Voglio difendere il mio diritto di dire che la vita umana va difesa sempre e comunque. Voglio difendere il mio diritto di dire: "non nel mio nome"! Voglio difendere il mio diritto di dire: prima le persone. Voglio difendere il mio diritto di dire: "ama il tuo prossimo ".
Chi invoca il Vangelo, dovrebbe almeno leggerlo, magari non capirlo (non è un testo particolarmente difficile), ma leggerlo! E poi, prima di parlare, pensare.
Reprimere il dissenso è il primo passo verso la dittatura. Dobbiamo ribellarci. Non con la violenza, come fanno loro, ma con le parole, con i fatti. Ognuno come può. Basta poco.
Per ribellarsi a questo schifo, basta una croce. Quella giusta. O quella meno peggio.
SB.