“Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano. Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto tra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della Nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo. Dove questi rapporti sono umani, la democrazia esiste; dove sono inumani, essa non è che la maschera di una nuova tirannide” (Giuseppe Saragat, 5º Presidente della Repubblica, 1964-1971).Citando queste parole Mattarella ha ricordato Saragat a 30 dalla scomparsa ed ha voluto mandare un messaggio anche al governo sul caso della nave Aquarius e delle 600 persone a bordo.
Ho aspettato il giorno dopo le dichiarazioni del Ministro dell’Interno sulla chiusura dei porti italiani alla nave Aquarius, perché pensavo che, com’è già successo mille volte in questi 3 mesi, il giorno dopo qualcuno lo facesse ragionare e che avrebbe fatto invece la cosa giusta.
Questa volta no. Non ha cambiato idea. Ha continuato questa eterna campagna elettorale/propagandistica e ha anche litigato con Malta. Il tutto sulla pelle di esseri umani, di persone.
È facile dire no. È facile fare il duro. Molto più difficile essere solidali, comprendere le diversità, aiutare gli altri: i diversi, i poveri, i migranti. Migranti che scappano per disperazione, per paura e perché non hanno più niente.
Non venite, per cortesia, a dire: “aiutiamoli a casa loro”. Questa è casa loro:
E non è una bella casa.